Quanto è importante la colazione? C’è chi la mattina ha una fame notevole, chi al contrario non riesce a mangiare nulla. Ebbene, mangiare male o saltare il primo pasto della giornata è un errore che pagheremo a caro prezzo per tutta la giornata. Può determinare, infatti, fatica nella concentrazione o una fame eccessiva fino al pranzo, con la conseguenza di mangiare alimenti poco salutari, perché ricchi di grassi saturi e zuccheri semplici. Inoltre, non è affatto vero che saltare la colazione può aiutare a perdere peso, piuttosto è dimostrato scientificamente che fare una colazione salutare aiuta a prevenire malattie quali obesità, diabete e malattie cardiovascolari. La colazione può essere costituita da alimenti più ricchi di proteine a discapito dei carboidrati eccessivamente glicemici, oppure più ricca in carboidrati non glicemici e più povera di proteine. La colazione proteica mantiene lo slancio positivo degli ormoni mattutini, come ad esempio il glucagone, con la conseguente azione che favorisce di smaltire l’eccesso di grassi contenuti negli adipociti. Inoltre, i pasti ricchi di proteine diminuiscono i livelli dell’ormone che stimola la fame, la grelina, inducono, inoltre, l’aumento del peptide yy, che stimola la sazietà. In sintesi, una colazione ricca di proteine è una strategia per evitare di mangiare troppo nel corso della giornata. Un ulteriore accorgimento utile per una sana colazione è rappresentato dal consumo di frutta secca, ricca di proteine vegetali e con una buona quantità di acidi grassi insaturi omega-3, con una limitata quantità di carboidrati ad alto indice glicemico.
Gli alimenti proteici suggeriti sono:
Con gli alimenti sopra indicati può essere associato il consumo di pane integrale o di segale.
Per chi preferisce una colazione con alimenti glucidici, è bene introdurre quelli che non favoriscono eccessivamente un picco glicemico, come ad esempio:
È, comunque, indispensabile associare un alimento proteico, come ad esempio lo yogurt, meglio se magro senza zuccheri aggiunti, o il latte magro; in alternativa è possibile consumare il latte di soia o il latte di avena, quest’ultimi utili a non innalzare eccessivamente la glicemia post prandiale.
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