Conoscere i ritmi biologici (ritmi circadiani) del nostro organismo, è molto importante per potersi alimentare in maniera sana ed efficiente.
La sede del nostro orologio biologico è l’ipotalamo, piccola area alla base del cranio che regola ritmo sonno-veglia, grazie alla presenza di un nucleo di cellule cerebrali che ricevono informazioni (luce-buio) per mezzo delle cellule fotosensibili della retina dell’occhio e a queste adatta i ritmi del nostro corpo (ritmi circadiani) nelle 24 ore.
Accanto a questo nucleo esistono altre cellule cerebrali che vengono influenzate dall’introduzione del cibo e da diversi ormoni come Leptina, Corticosterone, Insulina, Glucagone e GLP-1.
Al ritmo sonno-veglia quindi sono legate le secrezioni ormonali che permettono lo svolgersi delle normali funzioni metaboliche e cataboliche dell’organismo:
distaccarsi dai ritmi circadiani può colpire lo stato di salute psicofisica di molti soggetti generando delle sintomatologie aspecifiche che possono sfociare a lungo andare in malattie degenerative.
Un’alterazione del ritmo circadiano dei glucocorticoidi ed in particolare un persistente anomalo appiattimento del livello di cortisolo, può comportare stress cronico dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene determinando una serie di sintomi vaghi come stanchezza cronica, disturbi del sonno, depressione, ansia e attacchi di panico, fibromialgia e patologie autoimmuni, forme reumatiche, disturbi alimentari e obesità.
Anche nel pancreas risiede un orologio biologico minore che regola la produzione di insulina aumentandola durante il giorno e diminuendola durante la notte.
L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas la cui funzione principale è quella di ridurre il livello del glucosio nel sangue e favorire l’accumulo di glicogeno a livello epatico.
È possibile eseguire anche una tabella oraria per i pasti per sapere cosa e quando conviene mangiare determinati alimenti per meglio sfruttarne le caratteristiche utili al nostro organismo.
Vediamo quali sono questi ritmi circadiani e gli alimenti da privilegiare durante i vari momenti della giornata:
di conseguenza dalle h 07.00 alle h 15.00 è giusto assumere carboidrati perché l’azione liposintetica e anabolica dell’insulina è contrastata dal cortisolo. Meglio cereali e carboidrati accompagnati da frutta e proteine.
Non è corretto saltare la colazione perché questo determinerà un catabolismo proteico in quanto in assenza di proteine l’organismo sarà costretto a prenderle dai muscoli, a spese della massa muscolare e della magra.
Alle h 01.00 spuntino a base di frutta fresca;
Alle h 13.00 pranzo con zuccheri semplici e proteine;
Alle h 17.00 spuntino a base di zuccheri.
Questo è il momento della giornata in cui si osserva un fisiologico picco dell’insulina e conviene escludere le proteine.
Alle h20.00 si osserva un riduzione del cortisolo quindi la cena dovrebbe essere a basso indice glicemico e proteine.
Dalle h 22.00 inizia la produzione della melatonina, ormone del sonno e intorno alle h 24.00 incremento della produzione dell’istamina e del cortisolo.
Durante la notte l’ipofisi secerne l’ormone della crescita GH necessario per la sintesi proteica e lipidica e lo sviluppo della muscolatura.
Le più importanti funzioni metaboliche ricominciano alle h 05.00 del mattino ma questo solo se i bioritmi notturni si sono svolti normalmente.
Quindi il presupposto di una vita sana è anche il rispetto dei ritmi biologici che non possono essere modificabili: sonno, alimentazione corretta e in quantità adeguate, attività fisica, eustress sono determinanti per una vita lunga e senza malattie.
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