La sindrome metabolica è una condizione fisiopatologica caratterizzata dalla presenza contemporanea nello stesso individuo di diversi disturbi come obesità, diabete di tipo 2 , ipertensione, dislipidemia, che insieme aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, metaboliche e neurologiche.
Si parla di S. metabolica se il paziente presenta almeno tre delle seguenti condizioni:
Alla base della S. metabolica c’è il sovrappeso, l’obesità, la mancanza di attività fisica e la predisposizione genetica.
L’accumulo di tessuto adiposo, soprattutto quello viscerale, contribuisce all’insulino-resistenza in misura maggiore rispetto al grasso che si accumula nel tessuto sottocutaneo.
L’iper-insulinemia legata all’insulino-resitenza provoca un danno endoteliale con rilascio di molecole pro-infiammatorie, pro-aterogene e pro-trombotiche.
Il danno endoteliale può causare lo sviluppo della malattia aterosclerotica e dell’ipertensione.
L’ipertensione a sua volta può provocare malattie vascolari periferiche, malattie cardiache come l’ipertrofia ventricolare sinistra, e l’insufficienza renale.
La S. metabolica può provocare malattie al fegato come steatosi e cirrosi epatica legate al rilascio di acidi grassi non esterificati dal tessuto adiposo viscerale che infarciscono il fegato e i muscoli striati.
Il tessuto adiposo viscerale è anche responsabile dello stato pro-infiammatorio e pro-trombotico presente nella S. metabolica in quanto rilascia citochine e inibitore del plasminogeno (PAI-1).
Per fare diagnosi di S. metabolica è importante un’accurata anamnesi e la valutazione dello stato fisico del paziente: uno dei criteri fondamentali è la circonferenza vita, ma anche lo stile di vita e le abitudine alimentari.
Per completare la diagnosi bisogna richiede le analisi di laboratorio che devono includere la glicemia a digiuno, l’emoglobina glicata, l’insulinemia, i trigliceridi, HDL, LDL, PCR, il fibrinogeno, gli esami per la funzionalità epatica e renale e lo studio della funzione tiroidea.
La terapia della S.metabolica deve mirare a gestire i fattori di rischio e all’educazione del paziente. Il paziente deve essere informato su quanto sia importante modificare lo stile di vita e perdere peso. Deve quindi comprendere l’importanza di smettere di fumare e astenersi dall’alcool, di seguire una dieta mediterranea, e fare esercizio fisico aerobico continuativo che può ridurre sia il peso corporeo che la glicemia, il colesterolo e la pressione arteriosa, cercando così di monitorare quelli che sono i fattori di rischio della S. metabolica.
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