La semaglutide è un farmaco conosciuto da tempo per il suo impiego nel trattamento del Diabete di Tipo 2. Appartiene insieme ad altre molecole, come Liraglutide, Dulaglutide ecc…, agli analoghi del GLP-1. Il loro meccanismo di azione consiste nel legarsi al recettore specifico del GLP-1 fisiologico, attivandolo. In questo modo stimolano la produzione di Insulina (ormone ipoglicemizzante) che aumenta ad ogni introduzione di zuccheri con l’alimentazione e riducono la secrezione di Glucagone, ormone che aumenta la glicogenolisi, cioè la scissione dei carboidrati e il loro accumulo nel fegato. Con questo meccanismo riescono a controllare il livello glicemico nel sangue del soggetto affetto da Diabete di Tipo 2.
Negli ultimi anni si è visto che questi farmaci usati per il controllo della glicemia avevano un effetto anche sulla perdita di peso nei soggetti obesi.
Gli analoghi del GLP-1, imitando l’azione dell’ormone nativo GLP-1 (Glucagon-like-peptide-1) che viene rilasciato dall’intestino dopo i pasti, riducono il senso della fame, tramite il rallentamento dello svuotamento gastrico e occupando i recettori del cervello aumentano il senso di sazietà e diminuiscono il desiderio di ingerire cibo.
Con questo meccanismo d’azione questi farmaci possono aiutare i soggetti obesi con IMC>30Kg/m2 , o in sovrappeso, con IMC compreso tra 25 e 29.9 Kg/m2 a perdere dal 15 al 20% del loro peso corporeo.
In questi soggetti sono spesso associati problemi cardiovascolari e ipertensione.
Studi clinici hanno dimostrato che gli analoghi del GLP-1 possono ridurre il rischio di eventi cardiovascolari importanti come ictus e infarto. Con l’esame impedenziometrico si è potuto constatare che una perdita di peso importante associata ad una ridotta introduzione di alimenti per mancanza di appetito può portare non solo ad una riduzione della massa grassa ma anche di quella di quella magra perché viene ridotta notevolmente l’assunzione di alimenti proteici necessari per il mantenimento della massa muscolare.
Tra gli Agonisti del GLP-1 il più usato in Italia è la Semaglutide (Ozempic) somministrato per via sottocutanea una volta a settimana.
Questo farmaco usato per l’obesità non viene rimborsato dal SSN e deve essere prescritto solo da medici specialisti, usato per il Diabete di Tipo 2 invece il SSN lo rimborsa tramite piano terapeutico.
Quando usato per l’obesità l’Ozempic conviene associarlo a dieta equilibrata e ad esercizio fisico.
Durante la terapia con Semaglutide, soprattutto agli inizi, si può avvertire nausea, vomito e diarrea. Se non associato ad altri farmaci antidiabetici, Semaglutide non provoca ipoglicemia.
È importante non utilizzarlo in pazienti affetti da Diabete di Tipo 1e nei bambini di età inferiore ai 12 anni.
Da pochi mesi in Italia è disponibile il Wegovy, farmaco con lo stesso principio attivo dell’ Ozempic, la semaglutide, ma con dosaggi superiori. Il Wegovy come l’Ozempic è sconsigliato in pazienti affetti da grave insufficienza epatica e renale e da gravi patologie intestinali come la gastroparesi. Per questo motivo è importante, prima di iniziare questa terapia, sottoporsi a visita specialistica endocrinologica.
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