Le paratiroidi sono quattro ghiandole, due superiori e due inferiori, dalle dimensioni di circa 0.5-1 cm, situate dietro i lobi della tiroide. Svolgono un ruolo fondamentale nel regolare i livelli del calcio e del fosforo nel sangue, tramite la secrezione di un ormone, il Paratormone (PTH).
Il PTH viene rilasciato ogni qual volta il livello del calcio nel sangue diminuisce. Agisce sia a livello renale che intestinale dove ne aumenta il riassorbimento, sia a livello osseo favorendone il rilascio da parte degli osteoclasti.
Il tessuto osseo è formato da diversi tipi di cellule: gli osteoblasti, gli osteoclasti e gli osteociti. Gli osteoblasti provvedono alla rigenerazione ossea, gli osteoclasti alla demolizione liberando il calcio nel sangue.
Il PTH favorisce anche l’attivazione della Vitamina D che agisce a livello intestinale, permettendo l’assorbimento del calcio introdotto con gli alimenti.
L’omeostasi del calcio dipende oltre che dal PTH anche da un altro ormone, la Calcitonina, prodotta dalle cellule parafollicolari della tiroide, chiamate Cellule C. La Calcitonina ha il compito di abbassare i livelli del calcio nel sangue inibendone il riassorbimento a livello osseo, aumentandone la secrezione a livello renale e inibendo l’attivazione della Vitamina D.
Il calcio sierico circolante è prevalentemente legato alle proteine plasmatiche mentre la quota biologicamente attiva si trova sotto forma libera.
Un normale livello del calcio a livello ematico permette lo svolgimento di diversi processi vitali come la coagulazione del sangue, l’omeostasi ossea, la contrazione cardiaca e muscolare e la neurotrasmissione.
Un aumento dei livelli sierici del Calcio (Ipercalcemia) può provocare disturbi neurologici, convulsioni, alterazioni del ritmo cardiaco.
Una diminuizione della calcemia (Ipocalcemia) si può manifestare con la comparsa di sintomi come stipsi, nausea, vomito e ipotonia muscolare. All’Ipocalcemia si può associare osteoporosi soprattutto nelle donne in menopausa.
Una delle cause dell’Ipocalcemia è l’Ipoparatiroidismo legato ad una diminuizione della produzione del PTH da parte delle Paratitoidi.
L’Ipoparatiroidismo è spesso secondario ad un intervento di tiroidectomia parziale o totale.
I sintomi di Ipocalcemia possono comparire già dopo 24-48 h dall’intervento, ma anche dopo mesi.
Esiste anche una rara forma genetica di Ipoparatiroidismo, che si manifesta già dall’infanzia, in cui le paratiroidi sono assenti o atrofiche.
Anche una carenza di vitamina D e una nefropatia possono essere causa di Ipocalcemia. La carenza di vitamina D può essere legata ad un apporto alimentare inadeguato, a malassorbimento intestinale o a ridotta sintesi cutanea per scarsa esposizione alla luce solare. E’ importante un’alimentazione corretta con alimenti ricchi di calcio come latticini, legumi, pesce, frutta secca, cavolo nero, arance e fichi che non dovrebbero mai mancare in una dieta volta ad aumentare il livelli del calcio nel sangue.
Per fare diagnosi di Ipocalcemia è necessario misurare il calcio ematico, la Vitamina D, la Fosfatasi alcalina e, se si sospetta un ipoparatiroidismo, è necessaria anche la misurazione del PTH.
La terapia di un’ ipocalcemia cronica non grave è a base di calcio e vitamina D.
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