Il percorso che conduce ad una diminuzione del peso non è sempre lineare e soprattutto, non è uguale per ogni soggetto. Accade spesso che si perde peso lentamente e si recupera velocemente, inoltre, soggetti che seguono lo stesso regime alimentare perdono peso in modo e tempo differente. Perché accade ciò? Il nostro apparato digerente scinde ed assimila gli alimenti in modo diverso, così come il nostro metabolismo reagisce al consumo dei macronutrienti e micronutrienti assecondando principi dettati dal nostro codice genetico. Un esempio è dato dal consumo di carboidrati, alcuni soggetti hanno una reazione insulinica eccessiva, con una notevole produzione di insulina che di conseguenza consente l’ingresso di glucosio nel tessuto adiposo e muscolare, dove può accumularsi a dismisura sotto forma di adipe, di difficile eliminazione. Questo è solo una delle varianti da considerare.
Ma come possiamo perdere peso e mantenere il risultato conseguito? Un aiuto può arrivare sicuramente dalla “nutrigenetica” che attraverso la lettura del DNA consente di leggere attentamente le indicazioni contenute nel codice genetico.
Le ricerche scientifiche nel settore potrebbero essere sempre più illuminanti, utili per mantenere il peso forma e una migliore qualità della vita. Una dieta appunto assolutamente personalizzata, in base al nostro patrimonio genetico, che ci consenta di assecondare le “esigenze” del nostro corpo. Queste “esigenze” sono infatti codificate nei nostri geni, sarà possibile sapere quali sono gli alimenti più congeniali al singolo individuo, gli integratori più adatti, l’attività fisica migliore da praticare, in definitiva, lo stile di vita più salutare. Bisogna però focalizzare l’attenzione anche su un altro aspetto molto importante, se la nostra alimentazione deve seguire per quanto possibile le indicazioni fornite dal nostro codice genetico, è altrettanto vero che il cibo e lo stile di vita possono condizionare il funzionamento dei nostri geni. La “nutrigenomica” è infatti la scienza che studia le interazioni fra il cibo e l’ambiente esterno con il funzionamento del nostro organismo, dettato dall’accensione e il corretto funzionamento dei geni che regolano appunto le nostre funzioni vitali. Un ultimo, ma altrettanto importante aspetto da considerare, è il modo attraverso il quale viviamo il rapporto con il cibo, quali emozioni ci crea e, di conseguenza, come reagisce il cervello all’introduzione degli alimenti. Possiamo certamente affermare che ogni singolo individuo reagisce in modo assolutamente unico al cibo che quotidianamente consuma. Le ricerche scientifiche sapranno orientarci in modo sempre più preciso, fino a quando, forse, saremo in grado di suggerire un dieta assolutamente unica per ogni individuo.
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