Le vertebre che compongono il segmento lombare della colonna vertebrale sono cinque e il loro volume aumenta in senso discendente. Grazie all’azione dei muscoli siamo capaci di muovere singole sezioni della nostra colonna vertebrale, tuttavia oggigiorno numerose persone accusano rigidità proprio della zona lombare del rachide e spesso vi è una vera e propria incapacità di mobilizzazione: i movimenti sono minimi o addirittura assenti o poco fluidi. Il movimento di estensione lombare talvolta è accompagnato da dolore della stessa zona mentre il tentativo di eseguire una flessione comporta quasi sempre un coinvolgimento anche dei segmenti dorsale e cervicale.
Per comprendere come il nostro corpo compensi una difficoltà è interessante osservare il medesimo movimento eseguito in diverse posizioni. Per fare alcuni esempi prendiamo in considerazione la flessione lombare. Eseguita in stazione eretta con gambe lievemente flesse, in caso di rigidità della porzione lombare, potremmo osservare un’oscillazione indietro e in avanti del torace e del capo quindi un coinvolgimento dell’intero busto.
Lo stesso movimento appare differente se proposto in decubito supino con ginocchia ancora una volta flesse e piedi sul piano d’appoggio. In questo caso il movimento della zona dorsale sarà impedito essendo la stessa poggiata su una superficie piana pertanto, in presenza di una fascia lombare rigida, potrebbe non esserci movimento o, nel caso in cui ci fosse, potrebbe essere simultaneamente accompagnato da un’estensione del capo, vale a dire un movimento indietro della testa con crescente curvatura della lordosi cervicale. Riproponendo invece la flessione lombare in una posizione quadrupedica, un individuo che accusa rigidità del segmento lombare avrà importanti difficoltà nel movimento e nel suo tentativo si potrebbe notare una flessione specialmente anche del tratto dorsale. Ancor più difficile sarà eseguire la flessione in posizione seduta con le gambe che ricreano un rombo: anche in questo tentativo potrebbe verificarsi un movimento della quasi intera colonna vertebrale.
Tuttavia la difficoltà della gestione dei singoli segmenti del rachide migliora con la pratica del Pilates poiché la disciplina prevede un vasto ed articolato lavoro di mobilizzazione del rachide includendo esercizi che richiedono il movimento di specifici tratti della colonna con uno studio sul reclutamento dei corretti muscoli.
Quanti di noi non hanno almeno una volta nella propria vita accusato dolore alla schiena? Episodio che potrebbe essere stato diagnosticato da uno specialista come lombalgia. Tale condizione consiste in... Leggi tutto
Ci siamo mai soffermati a pensare quale sia lo sviluppo, in fase embrionale, della nostra colonna vertebrale? A tal proposito è curioso precisare che essa in un primo momento non... Leggi tutto