Numerose discipline sportive includono nel proprio repertorio due famosi esercizi che anche il metodo Pilates propone: push up e shoulder bridge, quest’ultimo più noto come “esercizio del ponte”. Li abbiamo scelti poiché esprimono chiaramente gli scopi e l’essenza del Pilates: infatti richiedono forza e flessibilità e puntano su stabilizzazione e mobilizzazione, due concetti base della disciplina. Probabilmente sarà capitato di imbattervi in video o immagini che mostrano l’esecuzione dei suddetti movimenti, le cui peculiarità possono variare tra differenti discipline.
Il Pilates insegna l’esercizio push up da una posizione iniziale plank, nella quale il corpo ricrea una linea diagonale in cui la colonna conserva la propria fisiologica curvatura e quindi il bacino si presenta in normoversione e i glutei rilassati. L’addome è invece contratto e durante il piegamento delle braccia ci si impegna a mantenere i gomiti vicini al torace, al fine di concentrare maggiormente il lavoro sui muscoli tricipiti brachiali. Questo è un esercizio che consente un allenamento della quasi totale muscolatura specialmente del tronco, stimolando grandi pettorali, gran dentato, CORE e deltoidi.
L’esercizio shoulder bridge richiede invece una buona mobilità della colonna e proprio su questa lavora mediante movimenti di retroversione del bacino e flessione del rachide verso una posizione intermedia (denominata “schiena piatta”) in cui il bacino recupera la propria posizione naturale.
Anche in tal caso il focus è sull’attivazione della muscolatura addominale contro una massima esclusione della contrazione volontaria dei glutei. Risulta un movimento complesso, guidato da una precisa respirazione, che sfrutta allungamenti e spinte, mentre sollecita l’attivazione anche dei muscoli ischiocrurali e ileopsoas.
Si fa presente che l’esecuzione degli esercizi sopra descritti può essere proposta includendo progressioni o regressioni agli stessi, in relazione alle condizioni fisiche e capacità dell’individuo, e che un diverso modo di svolgimento non deve essere necessariamente considerato errato: semplicemente può attribuirsi alle dissimili tecniche di ogni disciplina.
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